Gli anniversari di giugno dei nostri autori sono l’occasione perfetta per ricordare alcuni protagonisti dell’Ottocento bolognese, residenti nella Collezione permanente del Museo Ottocento Bologna.

Il mese di giugno ha visto le ricorrenze dei seguenti autori: Raffaele Faccioli, Garzia Foresi, Luigi Serra, Giovanni Romagnoli, Alberto Fabbi. Li ripercorriamo per mantenere acceso il continuo dialogo tra passato e presente, in questo luogo sempre meravigliosamente attraente.

Due giugno

Il sentimento del reale espresso da Raffaele Faccioli (1845-1916) nel dipinto Ultimi sorrisi d’autunno del 1874, ancora una volta persuade coi suoi toni ambrati e le sfumature ocra, colori che, decisamente, sono caratteristici dell’atmosfera autunnale. Un’atmosfera malinconica, sottolineata dal fiume che scorre e dall’immagine della pittrice che ritrae su una piccolissima tela il paesaggio.

Raffaele Faccioli, Utimi sorrisi d’autunno, 1874, olio su tela, 90 x 63 cm, Museo Ottocento Bologna.

Per tutto l’insieme trascorre una pace quasi idilliaca. I personaggi sono il pittore e la moglie Giulia Rizzoli. Dediti entrambi all’attività artistica sono raffigurati con gli strumenti della pittura: una tela sul cavalletto e una tavolozza nelle mani del marito. La situazione vuole ricordare l’importanza del loro amore e li presenta mentre stanno in ascolto della quiete circostante.

Gli alti fusti del bosco paiono quasi colonne di una cattedrale naturale e comunicano un’aura sospesa, quasi sacra. Gli ultimi sorrisi d’autunno sono forse preludio a qualcosa di mistico, nascosto nell’attesa dei personaggi, a segreti che solo il cuore conosce.

Un quadro di Raffaele Faccioli, Ultimi sorrisi d’autunno, 1874, ultima acquisizione del Museo Ottocento.

Ricordando che il 2 giugno corre l’anniversario della morte dell’artista, avvenuta nel 1916, invitiamo gli amanti della pittura del nostro Ottocento bolognese a visitare le sale del museo che resteranno aperte anche questo 2 giugno 2025 dalle 10 alle 19.

 

Tre giugno

È operazione delicata ricordare questa ricorrenza, il giorno del compleanno di Garzia Foresi (1888-1968), con il ritratto di un bambino dall’aria importante che si appresta a leggere il giornale. I dettagli concorrono a ribadire la giocosità del momento: le gambette con le scarpine appena intraviste, i colori sgargianti e l’arredo vivace. Tutto come è giusto che sia per ritrarre un bambino.

Garzia Foresi, La lettura, s.d., olio su tela, 89 x 67 cm, Museo Ottocento Bologna.

L’artista che partecipa al movimento Secessionista bolognese, pare qui, tramite il tocco vivace dei colori, “rubare” la pennellata a esiti post impressionisti. Con un risultato però che va oltre l’intenzione di quelle operazioni. Restituisce una figura intessuta nella luce, curando particolarmente l’espressione.

Siamo nel momento di una ritrattistica che valorizza l’infanzia e il suo ruolo dentro la famiglia bolognese. In questo caso una famiglia benestante che circonda il bambino di premure, valorizzando la sua dimensione giocosa.

Dipinto di Garzia Fioresi, La lettura, s.d. presso la Collezione permanente del Museo Ottocento.

Se volete allietarvi con dolci visioni, il Museo Ottocento vi aspetta dalle 10 alle 19.

 

Otto giugno

Oggi ricordiamo la nascita di Luigi Serra (1846-1888), pittore attento alla realtà. Il suo straordinario olio, Le confidenze del 1882 eseguito a Roma, anticipa un modo di rappresentare il vero non più legato soltanto ad una vocazione interiore, ma che si protrae verso la ricerca di un’identità. Serra ci mostra attraverso quest’opera come un incontro possa cambiare il corso degli eventi e portare nuove riflessioni.

Luigi Serra, Le confidenze, 1882, olio su tela, 23 x 35 cm, Museo Ottocento Bologna.

Questa rappresentazione, nella quale lo spazio isola ad una ad una le figure, pare voglia mettere in ordine le pieghe dell’anima della giovane donna confortata da due suore. L’ambientazione avvolta da una luce indefinibile, concorre a rendere il momento un instante di profonda pace e di raccoglimento spirituale.

Luigi Serra, Le confidenze, 1882.

Potete affacciarvi con noi sul terrazzo delle confidenze presso il museo Ottocento, dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 19.

 

Dieci giugno

Nel giorno della sua morte, ripensiamo a Giovanni Romagnoli (1893-1976). Il pittore fa parte della corrente Secessionista, corrente che vede una rottura netta con il passato e insieme un modo diverso di immortalare le figure femminili. Nel dipinto Ballerina riesce a ridefinire, in modo suadente la dolcezza della giovane danzatrice intenta al riposo dopo l’esibizione.

Giovanni Romagnoli, Ballerina, s.d., olio su tela incollata su tavola, 46 x 30 cm, Museo Ottocento Bologna.

L’audace nota di colore dei fiori, adagiati sul tavolino, restituisce una visione d’insieme armoniosa e ci cala nell’ambiente di sogno lievemente onirico che caratterizza la partecipazione al movimento secessionista di questo pittore.

Giovanni Romagnoli, Ballerina, s.d.

Se volete avvicinarvi a questa tela e alla grazia che solo la danza sa trasmettere, vi aspettiamo al Museo Ottocento dalle 10 alle 19.

 

Ventuno giugno

Alberto Fabbi, Natura morta, s.d., acquerello su carta, 56 x 45 cm, Museo Ottocento Bologna.

Il fascino dell’estremo oriente si mescola in Europea e in Italia a quello esercitato dai più vicini paesi arabi proponendo un eclettismo interessante, filologicamente poco critico, forse, ma suggestivo al punto che i salotti bolognesi richiedono quadri con soggetti orientalisti atti a ricreare atmosfere intime e culturalmente all’avanguardia. Come in questo vaso con ventaglio del pittore Alberto Fabbi del quale ricorre oggi l’anniversario della sua scomparsa.

Alberto Fabbi, Natura morta, s.d. acquerello su carta.

Se volete rivivere anche voi le suggestioni esotiche che questo ed altri acquerelli mostrano, vi aspettiamo tutti i giorni al Museo Ottocento dalle 10 alle 19.

Ancora una volta la cultura bolognese è un ottimo veicolo di conoscenza storico-artistica e ci fa entrare in un mondo che non smette mai di portare alla luce emozioni concrete e rese visibili da un pennello sapiente. Lo spettatore curioso sa cogliere ciò che non passa inosservato sotto i suoi occhi. In questo modo la sua ricerca spirituale è in continuo divenire. Dunque ci rendiamo conto che ricordare gli anniversari permette un incontro con l’arte, nobile quanto necessario.

 

Olga Di Cosmo

Laureata in Filologia Moderna, corso di laurea magistrale presso l’Università di Bologna. Ha conseguito un diploma allo IED di Milano in Design degli interni. Attualmente frequenta un Master in Pubblicità, comunicazione e creazione di eventi tenuto dall’Università di Firenze.

I suoi principali interessi di ricerca riguardano il design, il colore, l’arte e la comunicazione come mezzi per diffondere tutto ciò che abbraccia la conoscenza e il bello.

© Crediti fotografici Olga Di Cosmo.