Augusto Sezanne è il prodotto di un insieme di città italiane e delle sue influenze. La sua poliedricità è il frutto delle tante attività in cui si immerge e a cui prende parte.
Nasce a Firenze nel 1856, ma si forma artisticamente prevalentemente a Bologna e vi rimane per gran parte della sua vita, alternando la permanenza con Venezia, dove muore nel 1935. Inizialmente, si dedica soprattutto alla pittura con tematiche paesaggistiche e naturali, con rappresentazioni bucoliche e di animali. Tuttavia, la sua carriera sarà prevalentemente volta a interventi di carattere architettonico e decorativo, soprattutto in Trentino e nei circondari di Bologna. Alcuni esempi ne sono la progettazione dell’altare per la cappella di Sant’Antonio nella chiesa di San Francesco (1891-1892) e la Casa Stagni al “Canton de’ Fiori” di Via Indipendenza (1880-1892). Fu una delle voci principali del Liberty felsineo e del cosiddetto florealismo bolognese, che espresse anche nella progettazione della Palazzina Majani del 1908.
Al di là di Bologna, però, un’altra città fondamentale nella formazione della figura artistica di Sezanne è Venezia. Nel 1892 vi si trasferisce perché vince la cattedra di Decorazione all’Accademia di belle arti, insegnando poi anche disegno e composizione presso la scuola professionale femminile Vendramin Corner, e intorno agli anni ‘30 anche alla Scuola Superiore di Architettura.

Insieme alla sua vita, anche la sua pittura subisce un profondo cambiamento: sceglie come soggetti per i suoi dipinti la laguna e i monumenti della città, spesso con sguardo notturno e in un’ottica simbolista sempre più accentuata. Alcuni esempi di questo filone sono conservati proprio al Museo Ottocento Bologna, dove è possibile vedere Musica tra le calli e Il faro della Laguna (dalla serie La Basilica d’Oro – Visioni). Singolari sono i giochi di luce dell’artista, che mostra realtà notturne per lo più cupe illuminate spesso da un solo punto luce aranciato, in un’atmosfera da sogno. Un particolare focus è posto sul campanile di San Marco in seguito

alla sua ricostruzione del 1912; questo perché l’artista ebbe un ruolo anche durante l’inaugurazione di questa nuova ricostruzione tenutasi il 25 aprile dello stesso anno. Sezanne, infatti, era stato incaricato di disegnare i bozzetti di due francobolli commemorativi, che mostrassero una visuale panoramica della città. Sezanne, infatti, era stato incaricato di disegnare i bozzetti di due francobolli commemorativi, che mostrassero una visuale panoramica della città. In questa occasione organizzò una mostra personale con diciotto dipinti: la serie La Basilica d’Oro – Visioni, con numerosi rimandi bizantineggianti. Di particolare rilevanza per questo filone al Museo è presente La settimana della Passione.
Augusto Sezanne, La settimana della Passione (serie La Basilica d’Oro – Visioni) 1912, olio su tela, Museo Ottocento Bologna
È anche tra i fondatori della Biennale di Venezia e membro del Comitato Ordinatore per diversi anni della stessa alla quale partecipa a quasi tutte le edizioni dal 1895 al 1932, disegnando anche numerosi manifesti e il bozzetto del logo con il Leone di San Marco in Moléca (non è la prima volta che lo vediamo cimentarsi nel disegno di un logo: già nel 1888 ideò quello per l’VIII Centenario della nascita dell’Alma Mater di Bologna). Durante tutte le sue partecipazioni presenta prevalentemente vedute veneziane, scene religiose e di genere, descrivendo momenti di vita quotidiana anche all’interno degli edifici sacri. Nei manifesti sono centrali le tematiche paesaggistiche e architettoniche, ma si osservano anche molte figure femminili immerse nei dettagli floreali, figli della forte influenza orientalista che si diffonde alla fine dell’Ottocento e che prende piede in maniera preponderante attraverso lo stile Liberty.
Augusto Sezanne, Manifesto per la XII Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia
A Venezia realizza anche la cappella Stucky (1890) nel cimitero della città, decorandola con il grande mosaico, La glorificazione della morte, dove si può ammirare un angelo dalle ali aperte che si impone nella piccola abside dov’è l’altare. Anche qui proseguono i richiami naturalistici e simbolisti attraverso la raffigurazione di scene allegoriche, che lo avvicinano anche a uno stile più avanzato. Il soggetto di riflessione è infatti la dicotomia vita-morte: l’angelo è colui che apparve a Maria sul sepolcro di Cristo, simbolo di speranza di nuova vita per i morti, ma anche della morte come preannuncio di nuova vita.
La figura di Augusto Sezanne è centrale e permette l’ulteriore diffusione di una riscoperta della tradizione, che già sta prendendo piede nel periodo. Ciò che domina è, infatti, la decorazione, opposta al concetto di arte positivista e utilitaristica che fino a quel momento aveva la supremazia. Questa arte nuova è un connubio di idealismo e decorativismo, fortemente legato a una riscoperta dell’antico, di una tecnica e una linea tradizionale, come lo stesso Sezanne riassume nel titolo di un’opera esposta alla prima Esposizione Internazionale d’Arte del 1895: Ex corda antiqua ars novissima (L’antica arte di esso è l’ultimo di una stringa).
Antonella Piredda
Bibliografia:
Francesca Sinigaglia, La pittura di Augusto Sezanne (1856-1935), in Strenna Storica Bolognese, anno LXXII, Ed. Patron, Bologna 2022.
Su commissione di Carlo Alberto Pizzardi. Progetti, opere d’arte e arredi a Bologna e Bentivoglio, (a cura di) Antonio Buitoni, Francesca Sinigaglia, Ed. Patron, Bologna 2022.
Francesca Sinigaglia, Museo Ottocento Bologna – Guida al Museo, ed. Pendragon, Bologna 2023.
Vedi in XI Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia Ponte (s.d.). Catalogo Generale dei Beni culturali.
https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0500671781
Vedi in V Esposizione Internazionale d’Arte Venezia veduta di Venezia (s.d.). Catalogo Generale dei Beni Culturali.
https://www.catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0500671776
Vedi in Sezanne e il Liberty Filatelico (s.d.). Stati di Conservazione.
https://statidiconservazione.it/news/sezanne-e-il-liberty-filatelico/